Guida Monaco – La zona del Deutsches Museum

La zona del Deutsches Museum si trova nel quartiere di Isarvorstadt, che prende il nome dal fiume Isar, il corso d’acqua che attraversa la città di Monaco che sin dalle sue origini è parte integrante della storia e del DNA della città. L’Isar percorre 292 chilometri in totale, sfociando nel Danubio, e attraversa Monaco da Nord a Sud per 14 chilometri. Il fiume e il ponte, che venne costruito da Enrico XII di Baviera nel 1158 per deviare il flusso di sale che passava prima per la città di Freising, sono stati i motivi che costituirono la fondazione della città di Monaco. L’Isar permetteva inoltre il trasporto in città di pietre e tronchi che servivano poi alla costruzione degli edifici acquisendo in questo modo un importante ruolo nello sviluppo economico, portando i cittadini monacensi a prendersi costantemente cura del fiume, costruendo dighe e banchine, alzando le sue rive e dragando il suo letto. Dal 2000 al 2011 il letto del fiume è stato allargato e gli argini sono stati trasformati in basse rive costituite da ghiaia, dotate da terrazzamenti che guidano il percorso del fiume.

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Il Deutsches Museum vero e proprio sorge invece sulla Museuminsel, un’isola che tocca il quartiere di Isarvorstadt a sinistra dell’Isar con il quartiere di Au. Il museo venne fondato il 28 giugno del 1903 su iniziativa dell’ingegnere tedesco Oskar von Miller e ospita al suo interno circa 28.000 oggetti provenienti da da 50 aree della tecnologia e della scienza e conta all’incirca 1,3 milioni di visitatori ogni anno. Nei primi anni di attività inoltre, le esposizioni del museo furono decisamente influenzate dalla personalità di von Miller e lo scopo della fondazione del museo fu quello di rendere le conoscenze tecniche e scientifiche accessibili a tutti. La sede permanente del museo sulla Museumsinsel fu però inaugurata “solamente” il 7 maggio 1925, in occasione del settantesimo compleanno di Oskar von Miller. Il “Deutsches Museum von Meisterwerken der Naturwissenschaft und Technik” (Museo Tedesco dei Capolavori delle Scienze Naturali e della Tecnica) rappresenta il più grande museo al mondo (la sua superficie è di 66.000 metri quadrati) dedicato all’evoluzione della tecnica e alla divulgazione scientifica. Nel 1944, in seguito ai bombardamenti, il luogo riscosse gravi danni e l’80% del complesso andò distrutto e dopo la riapertura avvenuta il 7 maggio 1948, il Deutsches Museum ritrovò l’estensione originale della sua superficie espositiva solamente nel 1969. Una menzione speciale la merita inoltre la grande biblioteca pubblica che, situata all’interno del museo, comprende, oltre ad un prestigiosissimo archivio, una serie di 1600 riviste specialistiche e 950.000 volumi. Il museo comprende anche alcuni distaccamenti: il Museo dei Trasporti di Monaco, il Deutsches Museum di Bonn, il Deutsches Museum di Norimberga e il museo dell’Aviazione di Schleißheim.

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Tra il fiume Isar e i suoi ponti sorgono le Maximiliananlage, aree verdi punteggiate da alberi, mentre sfarzosi edifici costeggiano il corso d’acqua: lo scenografico edificio del Maximilianeum è il più importante tra essi, nonché palazzo e sede del Parlamento Bavarese. Il palazzo, caratterizzato da uno stile neorinascimentale, si trova sulla sponda destra dell’Isar e venne edificato tra il 1857 e il 1874 secondo il volere di Massimiliano II di Baviera per ospitare gli studenti della fondazione omonima da lui creata nel 1852 e ancora oggi gli studenti che accedono al Maximilianeum hanno diritto a vitto e alloggio gratuiti e solo dal 1980 l’accesso è aperto anche studentesse. La costruzione durò diciassette anni a causa della pendenza legata alla sponda del fiume su cui l’edificio andava costruito. Il punto focale di tutta la struttura è la facciata, leggermente concava e realizzata in terracotta, decorata con busti e statue mentre le finestre cieche semicircolari dei piani superiori, sono riempite da colorati mosaici. L’interno è invece decorato con quadri allegorici e a soggetto storico. Il Maximilianeum è un luogo esclusivo agli studenti della Baviera o del Palatinato che presentino una lettera di raccomandazione da parte del Preside del liceo, che abbiano ottenuto un voto di maturità eccellente e che abbiano superato le due prove di ammissione previste. Ad ogni collegiale, secondo le regole della fondazione, spetta di diritto un litro di birra al giorno. Dal 1949 il Maximilianeum ospita la sede del Parlamento bavarese, che diviene così affittuario della fondazione, e fino al 1999 ha ospitato anche il Senato. Nel 1998, durante gli scavi per la costruzione di un garage, è stata ritrovata la pietra angolare: conteneva alcune monete, i progetti per la costruzione, i ritratti di Massimiliano e di sua moglie e un modellino ancora funzionante di una locomotiva. Alle spalle del Maximilianeum si staglia il Friedensengel, la statua raffigurante l’Angelo della pace abbandonato sul suo obelisco.

Maximilianeum sale scuola viaggi

Tra i ponti più importanti che attraverso l’Isar è giusto menzionare il Maximiliansbrück (ponte Massimiliano), un ponte ad arco che collega l’isola Prater (Praterinsel) con il quartiere di Lehel, tramite il ponte interno, e il quartiere di Haidhausen, tramite il ponte esterno. Il nome della piccola isola, che conta una superficie di 3,6 ettari (36.000 metri quadrati), è legato all’apertura, a inizio XIX secolo, di una trattoria con un piccolo parco e una giostra annesa, che fu chiamata “Die Praterwirtschaft”. Nel 1857 il locale dovette affrontare però la chiusura, causata dai cantieri innalzati per permettere la costruzione del Maximilianeum e del Maximiliansbrück. Nel 1870 venne aperta sull’isola la nuova sede della fabbrica di liquori di Anton Riemerschmid che restò in attività fino al 1988, quando la sede si spostò a Erding. La vecchia area industriale è stata trasformata in un centro artistico e culturale, sede di feste all’aperto, mostre, atelier di artisti e manifestazioni estive. Nella parte meridionale dell’isola è situato l’Alpines Museum, il Museo della Alpi e della Montagna.

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Uno dei centri più vivaci del quartiere è Gärtnerplatz, la verdissima piazza dalla forma esagonale che, insieme al monumento in onore di Leo von Klenze che si trova a Königsplatz (da lui ideata), ospita lo Staatstheater, uno dei tre teatri statali bavaresi e il secondo teatro d’opera di Monaco di Baviera dopo il Nationaltheater.

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