L’Università Tecnica Ceca di Praga vanta una lunga storia ed è tra le più prestigiose della Repubblica Ceca. L’istituto si trova nelle vicinanze della funicolare di Petřín, che permette il collegamento con la sommità della collina a Malá Strana.
All’interno del complesso universitario si possono trovare palestre, ristoranti, negozi e campi sportivi, tra i quali, nelle vicinanze è situato il complesso sportivo di Strahov, con lo Stadion Evžena Rošického della Federazione calcistica ceca e il Velký Strahovský Stadion.


Nel 1348 l’imperatore Carlo IV fondò lo “studium generale”, Universitas Carolina Pragensis, quella che oggi è la più antica Università della Repubblica Ceca, fu la prima fondata nell’Europa centrale ed è tra le più rinomate nel panorama mondiale. Basata sul modello delle antiche accademie medievali, quali per esempio l’Università di Bologna, la più antica del mondo occidentale, costituita nel XI secolo, oppure l’Università di Parigi, nata nel XII secolo.
Per volere dell’Imperatore Giuseppe I, l’Università Tecnica Ceca di Praga, fu istituita come Istituto di Ingegneria nel 1707 e nel 1806 l’istituto divenne Politecnico di Praga, unico nell’Impero austro-ungarico e infine nel 1863 venne suddiviso in quattro dipartimenti, quali teologia, arte, diritto, medicina.
Una serie di disaccordi linguistici per l’utilizzo della lingua tedesca o ceca portò alla separazione degli istituti nel 1869. L’Università di Praga fu spesso influenzata dal Movimento Ussita, che diede avvio a quella che successivamente fu la Riforma protestante in Europa, iniziata da Jan Hus, figura centrale dal quale prese nome il movimento.
Agli inizi del ‘900 l’Istituto conobbe il suo massimo splendore. Fu proprio qui che Albert Einstein insegnò meccanica e cinetica nel 1911. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando venne dichiarata l’indipendenza della Cecoslovacchia, l’istituto fu riorganizzato in sette facoltà, quali, ingegneria civile, agricoltura e silvicoltura, architettura e costruzione, ingegneria, elettrotecnica e meccanica, ingegneria chimica e tecnologia, scienze speciali e commercio, contemporaneamente fu denominato České Vysoké Učení Technické (ČVUT).


Dal 1948 agli anni ‘60 i movimenti studenteschi, di orientamento politico, portarono all’allontanamento di alcuni studenti e docenti, allo scioglimento del Dipartimento di economia e alla riorganizzazione in quattro facoltà, quali ingegneria civile, ingegneria meccanica, ingegneria elettrotecnica e fisica nucleare.
Gli studenti universitari furono, inoltre, protagonisti degli avvenimenti storici relativi alla Rivoluzione di velluto del 1989, che si svolse nella Giornata Internazionale degli Studenti, corrispondente all’anniversario degli eccidi nazisti nei quali studenti e professori cecoslovacchi persero la vita. Questi avvenimenti portarono successivamente al rovescio, in maniera non violenta, del regime comunista cecoslovacco.
Attualmente si contano diciassette facoltà, tra le quali teologia, giurisprudenza, medicina, arti e filosofia, scienze, materie umanistiche, matematica e fisica.
Il programma Erasmus viene attivamente promulgato rendendo Praga la città degli studenti, dove si respira la tipica atmosfera universitaria.