Giorno della Memoria 2024

On Line - Sabato 27 gennaio, dalle ore 9 alle ore 12 - Giorno della 2024

In diretta da Fossoli, Monaco di Baviera, Bruxelles grazie alla collaborazione della Fondazione Fossoli.

Con attestato finale certificabile come PCTO per gli studenti e formazione per i docenti.

 

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11 Giorno della Memoria 2024

L''Evento 2024

Sabato 27 Gennaio, dalle ore 9 alle ore 12

  • Introduzione dal Campo di Fossoli

  • Il Museo Monumento al Deportato Politico e Razziale di Carpi

  • La Fondazione Fossoli

  • Il racconto della Shoah

  • Cinque Storie di deportati (interviste ai figli)

  • Collegamento con Monaco di Baviera

  • Collegamento con Bruxelles

  • Conclusioni

Quando è stato istituito il Giorno della Memoria?

È del tutto incredibile, assolutamente stupefacente come una data così fondamentale come il Giorno della Memoria sia stata istituita soltanto nel 2000. È come se avessimo trascorso decenni a vagare nell’oblio, ignorando le ferite ancora sanguinanti dei nostri vicini e dei nostri nonni. Sì, solo nel 2000 l’Italia ha deciso di commemorare ufficialmente le vittime dell’Olocausto il 27 gennaio, data dell’abbattimento delle porte di Auschwitz.

Siamo una nazione di poeti, pensatori e artisti; frasi poetiche ci si intrecciano nelle vene e immagini vivide riempiono i nostri sogni. Ma cosa vale tutta questa poesia e queste immagini se non ricordiamo la nostra storia?
Se non trasmettiamo alla scuola primaria l’importanza della memoria? Senza dubbio, è compito delle scuole medie e superiori approfondire gli studi sull’Olocausto.

Ma senza un fondamento solido posto nei primi anni di istruzione, che possibilità hanno i nostri giovani di comprendere appieno la portata delle atrocità commesse? Non basta insegnare ai ragazzi gli eventi storici attraverso libri asettici o film edulcorati.

Dobbiamo esporre loro la crudezza della realtà passata con riflessioni più profonde. Solo allora potremmo sperare in un futuro in cui tali orrori non si ripetano mai più.

Significato e Obiettivi: che cos'è la Giornata della Memoria

Il Giorno della Memoria, istituito nel 2000, non è un mero anniversario da segnalare sul calendario ma è un potente strumento educativo, una giornata di riflessione profonda e intensa. La sola menzione di questa data dovrebbe far vibrare la poesia del ricordo negli abissi dell’anima. È essenziale sottolineare il suo significato vero, puro, tagliente come una lama: farci vivere il passato per nutrire il presente e plasmare il futuro.

Non basta osservare le immagini in bianco e nero delle vittime dell’Olocausto o ascoltare le frasi solenni dei discorsi ufficiali per comprendere ciò che questa giornata rappresenta. E poi ci sono i libri!

Ah, i LIBRI! Questi fedeli custodi della memoria collettiva che con delicatezza ci accompagnano nel viaggio attraverso l’orrore dell’Olocausto.
Alcuni potrebbero ritenere superfluo leggere queste pagine dolorose ma mi permetto di dissentire con forza. I libri non sono solo un compendio di fatti ed eventi, ma evocano emozioni e pensieri che trascendono la mera lettura delle parole.

Perché dunque relegarlo alle aule scolastiche? Il Giorno della Memoria dovrebbe essere un appuntamento fisso non solo nelle scuole primarie ma anche nelle scuole medie e superiori, nei luoghi di lavoro, nelle case.

Deve essere un momento in cui ognuno si ferma a meditare sui rischi dell’odio e dell’intolleranza.

Non dimentichiamo i FILM – si, quelli che ci fanno piangere, che strappano il cuore dalla gabbia del petto. Non guardiamoli come semplici prodotti cinematografici ma come testimonianze vivide di un passato che non deve mai ripetersi.

Infine, voglio sottolineare l’importanza delle RIFLESSIONI PERSONALI. Ogni anno, in questo giorno, dovremmo prendere un momento per riflettere sul nostro ruolo nel creare un mondo migliore. Dobbiamo rivolgere lo sguardo verso il futuro con la determinazione di essere migliori di quanto siamo stati in passato.

Celebrazione e Attività: Cosa si fa nel Giorno della Memoria

Il Giorno della Memoria è una celebrazione di vasta risonanza, un’occasione per il mondo intero di fermarsi e riflettere. Tuttavia, la sua osservazione va oltre il mero atto del ricordare; si tratta di un’opportunità per educare, per fare in modo che le nuove generazioni comprendano appieno l’importanza e la gravità degli eventi che stiamo commemorando.

Ma cosa facciamo realmente nel Giorno della Memoria?

Spesso, troppo spesso dovrei dire, si limita all’accensione di candele o alla lettura di poesie scritte da vittime dell’Olocausto. Non dobbiamo dimenticare che queste poesie sono frammenti delle anime strappate prima del loro tempo, e non semplici frasi vuote da recitare a memoria.

È qui che entra in gioco la scuola primaria. Dovremmo impegnarci ad insegnare ai bambini l’importanza dell’amore e del rispetto per ogni singolo individuo sin dalla tenera età. Non solo con libri illustrati o racconti leggeri ma con immagini vere e proprie – sì, anche quelle disturbanti – affinché capiscano appieno il significato del dolore inflitto.

Per quanto riguarda le scuole medie e superiori… 
Lasciatemi dire quanto sia stata scandalosa la superficialità con cui spesso si è affrontato questo tema in passato. Si mostrava qualche film in bianco e nero agli studenti, sperando che ne traessero qualche riflessione profonda.

Ma è davvero sufficiente?

Io sostengo che la risposta sia no. Serve una vera e propria educazione alla memoria nelle nostre scuole. Non ci bastano i libri di testo pieni di date, nomi e luoghi, abbiamo bisogno di testimonianze reali, dirette.

Perché è nel cuore delle persone che si costruisce la storia, non tra le pagine inanimate di un libro.

Infine, perché non utilizzare anche l’ARTE per educare?
La poesia – quella vera – può insegnare molto più di quanto si possa immaginare. Le emozioni veicolate dai versi possono essere uno strumento potente per trasmettere messaggi forti e indimenticabili.

In sostanza, il Giorno della Memoria dovrebbe essere un momento di riflessione profonda per tutti noi. Non dovrebbe ridursi a un mero esercizio retorico o a una commemorazione sterile; al contrario, dovrebbe rappresentare l’occasione per imparare dal passato e rendere omaggio a quelle vittime attraverso la nostra continua lotta per il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo.

Attività didattiche per la scuola primaria

Il Giorno della Memoria non può passare inosservato nelle scuole primarie, è un dovere morale! Le attività didattiche sono il veicolo fondamentale per trasmettere la memoria.

Ascoltare storie, vedere immagini, leggere libri non basta se il messaggio non è filtrato attraverso la sensibilità educativa di un docente. L’uso delle schede didattiche in particolare mi sembra proposto con eccessiva leggerezza.

Sono strumenti utilissimi, certo, ma necessitano di un’adeguata guida metodologica. Non possiamo ridurre il ricordo di tali atrocità a una serie banale di esercizi da completare, come se fossero poco più che semplici formule matematiche.

Parliamo piuttosto della poesia come veicolo emotivo. La forza delle parole che esprimono sentimenti e dolore può penetrare nelle giovani menti meglio di qualsiasi film o racconto. Poi sì, diamo spazio ai libri quale fondamento culturale e alle frasi celebri per stimolare riflessioni.

Ricerche e riflessioni per scuole medie e superiori

La scuola media e la scuola superiore dovrebbero essere il terreno fertile su cui seminare i semi della consapevolezza storica, perché è proprio in queste aule che si forma l’intelletto dei giovani.

I libri di storia possono solo tracciare un quadro generale, ma cosa c’è di meglio di un’indagine approfondita, una ricerca condotta da mani giovani, per scoprire la verità nascosta sotto le macerie del tempo? Ricerche su ricerche, riflessioni su riflessioni, abbiamo bisogno di studenti che interrogano il passato per capire il presente e forgiare un futuro migliore.

Dobbiamo porre fine all’indifferenza verso l’orrore del passato. È il dovere delle nostre scuole medie e superiori di alimentare questo spirito investigativo. Che sia attraverso poesia o prosa, immagini o frasi penetranti; dobbiamo lasciare che i ragazzi esplorino il delicato labirinto della nostra storia. La poesia tocca i cuori mentre le immagini si imprimono nelle menti – entrambi validi strumenti didattici che portano a riflessioni profonde.

E poi ci sono i film – strumento potente nella sua cruda rappresentazione della realtà. I film sul Giorno della Memoria dovrebbero essere proiettati nelle aule per mostrare ai nostri ragazzi quello che sono stati realmente quegli orrori; non solo parole stampate su una pagina di un libro di storia.

Film, Racconti e Libri sul giorno della memoria

È incredibile quanta verità possono rivelare le immagini dei film sul Giorno della Memoria. Quei frammenti cinematografici raccontano storie di orrore e coraggio che mai dovremmo dimenticare.

  1. Schindler’s List (1993)

    • Regista: Steven Spielberg
    • Riassunto: Questo film racconta la storia di Oskar Schindler, un imprenditore tedesco che salvò più di mille ebrei polacchi durante l’Olocausto, impiegandoli nella sua fabbrica.
    • Importanza: È un’opera cinematografica potente che illustra la crudeltà dell’Olocausto e la capacità umana di compiere azioni eroiche in momenti di disperazione.
  2. La vita è bella (1997)

    • Regista: Roberto Benigni
    • Riassunto: Un padre ebreo usa il suo spirito e la sua immaginazione per proteggere suo figlio dagli orrori di un campo di concentramento.
    • Importanza: Questo film unisce tragedia e commedia per comunicare un messaggio di amore, speranza e resilienza di fronte all’orrore inimmaginabile.
  3. Il pianista (2002)

    • Regista: Roman Polanski
    • Riassunto: Basato sulla vera storia del pianista ebreo polacco Władysław Szpilman, il film segue la sua sopravvivenza durante la distruzione del ghetto di Varsavia.
    • Importanza: Offre una rappresentazione intensamente personale e commovente della lotta per la sopravvivenza e la dignità umana durante il genocidio.

Ma non possiamo limitarci ai film, ci sono numerosissimi racconti e libri che gettano luce sulle tenebre di quel periodo storico. Dalle memorie agghiaccianti di Primo Levi alle poesie commoventi e provocatorie di Nelly Sachs; ogni parola scritta è un monumento alla memoria della sofferenza vissuta e una testimonianza dell’indomabilità dello spirito umano.

  1. “Se questo è un uomo” di Primo Levi (1947)

    • Autore: Primo Levi
    • Riassunto: Un memoir che descrive l’esperienza dell’autore nel campo di concentramento di Auschwitz durante la Seconda Guerra Mondiale.
    • Importanza: È un resoconto crudo e profondamente personale che cattura l’essenza dell’esperienza umana nei campi di concentramento, ponendo domande fondamentali sull’umanità.
  2. “La notte” di Elie Wiesel (1958)

    • Autore: Elie Wiesel
    • Riassunto: Un memoir dell’esperienza dell’autore come adolescente nei campi di Auschwitz e Buchenwald.
    • Importanza: Questo libro è un potente promemoria della capacità umana di sopportare sofferenze inimmaginabili e un testamento per non dimenticare le atrocità dell’Olocausto.
  3. “Il diario di Anna Frank” di Anna Frank (1947)

    • Autore: Anna Frank
    • Riassunto: Il diario personale di una ragazza ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale, che descrive la sua vita mentre si nasconde dai nazisti ad Amsterdam.
    • Importanza: Offre uno sguardo unico e toccante sulla vita quotidiana durante il periodo dell’Olocausto e rimane un simbolo potente dell’innocenza distrutta dalla guerra.

L’apprendimento attraverso la poesia può essere uno strumento efficace in questo contesto: rende i giovani empatici verso il dolore altrui e li fa riflettere sulla tragedia in modo più personale.

 

Riflessione finale sull'importanza del giorno della memoria

Arriviamo al termine di questo viaggio nella memoria, un viaggio che ho voluto condividere con voi per sottolineare l’importanza vitale del giorno della memoria.

Il mio cuore si gonfia di dolore nel ricordare quegli eventi inenarrabili, ma è proprio da questo dolore che nasce la necessità di ricordare, di educarci e di educare le nuove generazioni alla pace.

Il Giorno della Memoria non è solo un’occasione per commemorare le vittime dell’Olocausto; è un invito a guardarsi dentro, ad analizzare il nostro passato e a riflettere su come possiamo garantire che tali atrocità non si verifichino mai più.

È una chiamata all’azione per tutti noi: genitori, insegnanti, studenti delle scuole medie e superiori. Un richiamo a fare la nostra parte per costruire una società dove l’amore trionfa sull’odio.

La storia, raccontata in modo appropriato, può essere una potente arma di costruzione della pace. Ma ricordiamo: il Giorno della Memoria non è solo un evento annuale.
È un processo continuo che ci spinge a riflettere, a imparare e ad agire in modi grandi e piccoli.

Lasciamo che il nostro ricordo sia la luce che illumina il cammino verso un futuro pacifico.
Sì, la storia può essere dura, ma è da questa durezza che possiamo trarre forza e determinazione per costruire un mondo migliore. Con questo spirito ottimistico e rinnovato senso di responsabilità vi lascio, sperando che porterete avanti il messaggio del Giorno della Memoria non solo oggi, ma ogni giorno dell’anno.

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