PCTO all'estero in Gita scolastica: requisiti, proposte, faq
I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) all’estero rappresentano un’opportunità unica per gli studenti italiani di arricchire il proprio bagaglio formativo, sviluppando competenze linguistiche, culturali e professionali.
Svolgere un PCTO in gita in un altro Paese dell’Europa non solo permette di acquisire esperienza pratica, ma offre anche l’occasione di immergersi in un ambiente internazionale, aprendo nuove prospettive di crescita personale e lavorativa.
Suggerimenti per un PCTO all'Estero di successo
Scegli il Paese Giusto: La destinazione del PCTO deve essere scelta in base all’indirizzo di studio dello studente e alle sue aspirazioni professionali. Paesi come Irlanda, Germania, Spagna, Francia e Inghilterra sono tra le mete più richieste per progetti legati alle lingue e al settore tecnologico. I nostri consulenti hanno organizzato PCTO in queste destinazioni per oltre 30.000 studenti, garantendo un’esperienza formativa di qualità.
Pianifica con Largo Anticipo: L’organizzazione di un PCTO all’estero richiede più tempo rispetto a un progetto in Italia. È necessario coordinarsi con l’azienda ospitante, gestire questioni logistiche come voli e alloggio, e assicurarsi che tutti i documenti burocratici siano in regola. Consigliamo di avviare la pianificazione almeno sei mesi prima della partenza.
Fondi e Finanziamenti: Esistono diverse opportunità di finanziamento per i PCTO all’estero, come i fondi Erasmus+, che nel 2022 hanno supportato più del 45% delle scuole italiane nel finanziare esperienze formative all’estero. Verifica con la tua scuola quali fondi (tra PON/POR/Erasmus+…) sono disponibili e considera la possibilità di rateizzare i costi per le famiglie.
Requisiti per un PCTO all'Estero in Gita scolastica
Un PCTO all’estero segue regole simili a quelle dei percorsi organizzati in Italia, ma ci sono alcune peculiarità da tenere in considerazione:
- Convenzione con l’ente ospitante: La scuola deve firmare una convenzione con l’azienda o ente estero, delineando le responsabilità di ciascuna parte, il tutoraggio, e le attività formative previste.
- Assicurazione: Gli studenti devono essere coperti da una polizza assicurativa valida a livello internazionale che copra eventuali incidenti sul luogo di lavoro. L’assicurazione sanitaria può variare in base al Paese di destinazione, quindi è fondamentale verificare eventuali esigenze specifiche.
- Tutor scolastico e aziendale: Come nei PCTO in Italia, anche all’estero è necessario che lo studente venga seguito da un tutor scolastico e un tutor aziendale, che monitorino il progresso e lo sviluppo delle competenze.
Idee di Progetti PCTO all'Estero
Esistono moltissime possibilità per creare progetti di PCTO all’estero che siano stimolanti e formativi. Ecco alcune idee:
Progetti Linguistici: Svolgere un PCTO in un Paese anglofono, come l’Irlanda o l’Inghilterra, è ideale per chi desidera migliorare la propria padronanza della lingua inglese, partecipando a progetti di traduzione, accoglienza turistica o formazione linguistica.
Progetti Tecnologici: Germania e Francia offrono numerose opportunità per gli studenti interessati alla tecnologia e all’ingegneria, con aziende che propongono tirocini nel settore dell’automazione, della robotica o della programmazione.
Cultura e Patrimonio: Le città di Praga e Budapest sono rinomate per il loro ricco patrimonio culturale. Gli studenti possono partecipare a progetti legati alla promozione del turismo culturale, all’organizzazione di eventi e alla gestione dei beni culturali.
Domande Frequenti sul PCTO all'Estero in Gita
1. Quanto dura un PCTO all’estero?
La durata di un PCTO all’estero è generalmente la stessa di un PCTO in Italia, variando in base all’indirizzo di studi. Le ore minime obbligatorie sono 90 ore per i licei, 150 per gli istituti tecnici e 210 per gli istituti professionali.
Chiaramente, trattandosi di percorsi di alternanza in gita scolastica, difficilmente una classe (al di là di alcuni PON/POR) riuscirà a svolgere tutte le ore di PCTO durante una singola gita/anno (si può arrivare a circa 20/40 ore certificate). In questo caso si dovranno sfruttare anche gli anni rimanenti per completare il progetto, sempre in gita oppure in Italia presso aziende.
2. Quali documenti sono necessari per partire?
Oltre alla convenzione firmata tra scuola e azienda ospitante, è necessario disporre di un passaporto valido (se si viaggia fuori dall’Unione Europea, quindi anche per Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord), una copertura assicurativa adeguata e i moduli di iscrizione al programma PCTO approvati dalla scuola.
3. Posso partecipare a un PCTO all’estero senza finanziamenti?
Sì, è possibile, ma i costi del viaggio e del soggiorno saranno a carico della famiglia. Tuttavia, molte scuole riescono a ottenere fondi Erasmus+ per coprire parte delle spese, quindi è consigliabile informarsi con anticipo su questa opportunità.
4. Cosa succede se non parlo bene la lingua del Paese di destinazione?
Molti PCTO all’estero, specialmente in contesti aziendali internazionali, richiedono solo una conoscenza base della lingua locale o si svolgono in inglese. In ogni caso, partecipare a un progetto all’estero è un’ottima opportunità per migliorare le proprie competenze linguistiche.
Il Supporto dei Nostri Consulenti per il tuo PCTO
Partecipare a un progetto di alternanza in gita e realizzare un PCTO all’estero è un’esperienza formativa straordinaria che amplia gli orizzonti degli studenti, arricchendo sia il loro bagaglio culturale che professionale.
Grazie alla nostra lunga esperienza nell’organizzazione di oltre 200 PCTO/PON e nella gestione di 20 progetti Erasmus+, possiamo aiutarti a scegliere il progetto migliore per la tua scuola e accompagnarti in tutto il processo, dalla pianificazione alla documentazione finale.
Per saperne di più su come organizzare un PCTO all’estero per i tuoi studenti, contattaci.