Guida Monaco – Zona Olimpica

I quartieri a nord-ovest di Monaco si contraddistinguono particolarmente per il loro carattere industriale, dovuto principalmente all’intervento nazista e ai due successivi grandi momenti di sviluppo. Questa zona fu continuamente soggetta a cambiamenti nel corso degli anni, a partire dal 1909, quando fu inaugurata un’importante linea ferroviaria che segnò una svolta nella formazione dell’area industriale cittadina.

Nel 1910 nel quartiere di Milbertshofen vennero fondate le aziende Otto e Rapp, che hanno dato origine alla BMW e comprendevano un complesso di fabbriche legate all’industria meccanica che, in periodo nazista, vennero avviate in appoggio bellico. Il quartiere risentì infatti in particolar modo della persecuzione degli ebrei e delle minoranze da parte dei nazisti, che dopo essere stati sottratti dalle proprie abitazioni erano costretti a vivere nelle Judensiedlung, insediamenti di passaggio prima della deportazione nei campi di concentramento.

L’epoca nazista portò anche alla costruzione di un gran numero di caserme e alla nascita della spianata di Oberwiesenfeld impiegata come aeroporto militare e civile (su cui oggi sorge il parco olimpico). Nel 1944 la città venne bombardata e le aree militari occupate dalle truppe americane a partire dal 1945, successivamente, negli anni 50 iniziò il primo grande periodo di sviluppo del quartiere.

Ci si concentrò in particolare sulla ricostruzione della città in ambito dell’edilizia popolare e ciò portò, con l’arrivo dei Gastarbeiter (lavoratori ospiti), ad un incremento della percentuale della popolazione di origini migratorie, che ancora oggi conta il 39% della popolazione. Il secondo periodo di rilevante sviluppo iniziò grazie alle Olimpiadi di Monaco del 1972, tenute sulla spianata di Oberwiesenfeld, occasione per la quale venne costruita la prima linea metropolitana, che aumentò la mobilità della città e la zona residenziale per i partecipanti dei giochi.

Inoltre, per migliorare ulteriormente la qualità di vita dei residenti, fu indotto un progetto di riqualificazione del quartiere che si concluse nel 2009, che prevedeva un incremento delle aree verdi, dei parchi giochi e delle infrastrutture sociali.

Uno dei quartieri che risentì meno dell’intervento nazista e di conseguenza dei danni bellici, è Freimann-Fröttmaning, situato nella zona nord-est di Monaco. Nel 1920 furono costruiti insediamenti abitativi, che con gli anni aumentarono di numero e di tipologia e vennero restaurati molti edifici.
Questo è l’esempio della caserma militare di origine nazista che venne trasformata nella colonia artistica di Domagkstr, composta da atelier e vari spazi espositivi. Verso il centro si estende anche il nuovissimo quartiere di Parkstadt Schwabing, il polo tecnologico della città che ospita la sede delle aziende Amazon, Fujitsu, IBM e Osram più varie industrie meccaniche e di moda.
Sono presenti anche una grande moltitudine di spazi verdi su uno dei quali sorgono le “Highlight Towers”, esempio di edificio moderno e tecnologico; si tratta di torri realizzate in vetro e acciaio di una spettacolare altezza di 126 metri, visibili persino da Odeonsplatz. La zona est della periferia è occupata dall’Englischer Garten mentre nella zona nord troviamo la famosa Allianz Arena.

Nel 1966, la città di Monaco venne scelta come area per le future olimpiadi del 1972, che selezionò come luogo per lo svolgimento dei giochi il vecchio campo d’aviazione di Oberwiesenfeld. A realizzare l’architettura del paesaggio fu G. Grzimek mentre lo studio Behnisch & Partners si occupò della realizzazione delle infrastrutture sportive. Il complesso comprende un lago artificiale, una piscina, un palazzetto e uno stadio, coperti da una struttura leggera e trasparente caratterizzata da un andamento sinuoso che richiama un drappeggio.

Questa copertura venne realizzata da Behnisch e Frei Otto in plexiglass e organizzata in una tensostruttura capace di resistere a qualsiasi intemperia, infine fissata a terra da piloni in cemento armato. Al tempo i progettisti immaginarono la struttura come una “città nella città”, ciò giustifica la presenza di un villaggio pedonale costellato da negozi, asili e aree ricreative.

Questo luogo accolse fino al 2005 le partite delle squadre FC Bayern e Munchen 1860 e finali di Champions League. Dal 2006 accoglie concerti ed eventi, la piscina è sempre aperta al pubblico e di recente, sono stati realizzati nuovi componenti, come un grande acquario.

Purtroppo, questo luogo è ricordato anche per il 5 settembre 1972, quando diventò teatro dell’attacco terroristico dei palestinesi contro la squadra israeliana, evento che viene ricordato da un nuovo memoriale multimediale.

Compreso nella zona olimpica troviamo anche il bellissimo Petuelpark, realizzato nel 2004 al di sopra di un tunnel stradale. Gli architetti Juhlin e Bertram progettarono il parco su più piani con ciascuno diverse funzioni, la parte centrale e più elevata accoglie il prato, mentre le parti laterali destinate ai giardini tematici. Il luogo accoglie il progetto “arte nel parco” che discute temi sociali importanti attraverso la scultura e l’espressione artistica, come nel Café Ludwig dove troviamo una vetrina per le esposizioni artistiche.

Un curioso elemento che possiamo trovare e che diverte i bambini è il periscopio, che permette ai visitatori di guardare le macchine transitare nel tunnel sotterraneo. Ma, l’installazione più significativa per il parco è la Génération Engarten, una serra botanica situata all’estremità ovest, che rende esplicito l’obbiettivo sociale per cui nasce il luogo: eliminare le barriere sociali e creare un punto di incontro tra il quartiere più povero della città e quello più benestante, da sempre separati da una trafficata arteria stradale.