IL MUSEO EGIZIO DEL CAIRO (GEM) APRE I BATTENTI DOPO 20 ANNI DI LAVORO

Guida definitiva per le scuole superiori italiane

La vetrata di 600 metri simbolo di questo museo dà il benvenuto ai visitatori

Un progetto faraonico (letteralmente)

Nel 1992, durante la presidenza di Hosni Mubarak, l’Egitto destinò un’area di circa 470.000 m² (pari a circa 66 campi da calcio) nei pressi delle piramidi di Giza alla costruzione del Grand Egyptian Museum, il più grande complesso museale di tutto il mondo. Questa straordinaria opera architettonica doveva affiancare il vecchio Museo di Tahrir, ormai incapace di contenere la sempre più vasta collezione di preziosi reperti egizi.

Nel 2003 fu così indetto un concorso internazionale per la selezione del progetto, che coinvolse più di 1500 studi provenienti da 83 paesi: il vincitore fu lo studio irlandese Heneghan Peng, che presentò un’idea capace di valorizzare il dislivello del terreno di costruzione, trasformandolo in un percorso espositivo che avrebbe trasportato i visitatori in un viaggio di affascinanti prospettive sul paesaggio desertico.

Anche l’Italia finisce per partecipare all’impresa attraverso il Museo Egizio di Torino, divenuto coordinatore del programma Transforming the Egyptian Museum of Cairo.

Seguirono più di vent’anni di lavori discontinui, troncati da crisi economiche, tensioni politiche e una pandemia, durante le quali il costo del progetto è incrementato mostruosamente fino ad aggirarsi attorno agli 1,2 miliardi di dollari, ma il 4 novembre 2025 il GEM ha aperto finalmente le sue porte lo stesso giorno in cui – nel lontano 1922 – Howard Carter riportò alla luce la tomba del leggendario Tutankhamon.

Oggi possiamo finalmente ammirare il design della struttura e il modo in cui intreccia lo stile moderno e contemporaneo con linee triangolari, alabastro traslucido, granito e marmo: elementi iconici dell’architettura egizia.

Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi e la First Lady Entissar El-Sisi, accolti da 79 delegazioni ufficiali, famiglie reali, capi di stato e primi ministri provenienti da tutto il mondo.

Oggi il GEM è già una meta internazionale di primissimo piano: custodisce millenni di storia e funge da ponte tra passato e presente, unendo la grandiosità dell’antica civiltà egizia alla più avanzata tecnologia museale, rientrando nel più ampio progetto di riqualificazione dell’altopiano di Giza previsto dalla “Egypt Vision 2030”.

Louvre detronizzato

Con le sue 12 sale espositive, 50 gallerie organizzate secondo un rigoroso criterio cronologico e tematico e gli oltre 100.000 reperti – molti dei quali mai esposti prima d’ora – il GEM ha ottenuto il titolo di Quarta Piramide di Giza e sottratto al Louvre il primato di museo più esteso al mondo, e questo ancora prima del completamento del tunnel di 2 km fornito di negozi e punti ristoro che lo collegherà direttamente al sito archeologico.

Inoltre, l’orientamento del museo non ricerca un semplice artificio scenografico, ma risponde a scelte mirate, guidate da criteri astronomici e da un preciso intento simbolico: l’asse principale dell’edificio si allinea infatti con la piramide di Cheope, una delle più misteriose meraviglie del mondo antico, mentre dalla sommità della Grande Scalinata del museo si apre una veduta calibrata sulle tre piramidi di Giza, che incarnano l’apice della civiltà egizia.

Un capolavoro di prospettiva quindi, che si distingue per la sua iconica facciata triangolare in vetro traslucido lunga 600 metri. La sua forma richiama le piramidi senza mai entrare in contrasto con esse, mantenendo una costante comunicazione visiva tra le due epoche.

Nel cuore della Quarta Piramide di Giza: le 5 cose da non perdere

Con una collezione così vasta, orientarsi può essere difficile. Vi proponiamo quindi una selezione delle opere e delle installazioni da non lasciarsi sfuggire per comprendere ciò che rende così unico questo eccezionale museo:

  1. Una volta entrati nel museo si è subito accolti dall’imponente Statua di Ramses II: il colosso di 11 metri (raffigurante il faraone che regnò dal 1279 al 1213 a.C.) è stato trasferito da una trafficata rotatoria della città fino al centro della sala principale del GEM, dove può finalmente troneggiare sui visitatori, circondato da piacevoli corsi d’acqua fresca.

  2. Dalla sala principale si accede alla Grand Staircase (la Scalinata Monumentale) e da qui comincia la grandiosa esposizione: una galleria con circa 60 reperti tra sarcofagi, iscrizioni, portali e scrigni che testimoniano la storia millenaria dell’Egitto.

  3. L’attrazione più affascinante è sicuramente la Galleria di Tutankhamon. Qui è custodita, per la prima volta in un unico luogo, l’intera collezione di reperti provenienti dalla tomba del “faraone bambino”: circa 5.500 manufatti, tra cui spiccano il trono dorato, il diadema reale e i preziosi vasi per unguenti.

    L’allestimento è stato studiato nei minimi dettagli, dall’illuminazione alla disposizione strategica delle opere. Il percorso è diviso in due sezioni parallele, una sulla vita del giovane faraone e una sul ritrovamento del suo luogo di sepoltura, e si conclude in grande con la magnifica maschera funeraria in oro, lapislazzuli, quarite e vetro colorato, e una riproduzione a grandezza naturale della sua tomba.

  4. Un’altra sezione di fondamentale importanza è quella dedicata alle barche di Cheope (o barche solari), rinvenute originariamente in cinque fosse accanto alla Grande Piramide. La prima imbarcazione, un’enorme struttura in legno lunga oltre 42 metri risalente a 4500 anni fa, fu scoperta sotto blocchi di calcare; il suo restauro e riassemblaggio richiesero più di dieci anni.

    Nel 2019 fu deciso il trasferimento di questo gigante al GEM, e dal 2014 è in corso l’estrazione e il trasferimento della seconda barca: i visitatori del museo hanno oggi l’opportunità unica di osservare in tempo reale le delicate operazioni di restauro di questi legni millenari.

  5. Collocato nella piazza esterna, l’Obelisco Sospeso è un’installazione ingegneristica unica al mondo: la particolarità risiede nel fatto di essere sospeso. Questo permette ai visitatori di ammirare il basamento in granito e il cartiglio del faraone Ramses II.
Obelisco sospeso unico al mondo e osservabile da sotto

Il GEM conquista i social: le reazioni di star e influencer

A pochi giorni dall’apertura già molte celebrità e influencer hanno visitato il GEM e vogliamo riportarvi quali sono state le loro impressioni:

  • Huda El-Mufti, un’importante attrice e modella egiziana che ha partecipato allo spettacolo di inaugurazione si è detta onorata di aver avuto la possibilità di partecipare al più grande evento culturale del 2025, un evento che riflette la grandezza della storia egiziana e della sua cultura.

  • Salma Abudeif, coinvolta anche lei nell’inaugurazione, dichiara di aver vissuto uno dei momenti più intensi e colmi di orgoglio della sua vita. In quella notte speciale, davanti alla Sfinge e alle piramidi illuminate, mentre indossava abiti tradizionali ispirati all’antico Egitto, ha sentito attorno a sé la vera essenza del suo Paese e l’aura dei suoi antenati.

    È stato un attimo che ha rafforzato ancora di più l’amore che prova verso l’Egitto, un ricordo che porterà con sé per sempre.

  • Jessi Melú, una travel blogger di origine svizzera che ha definito questo museo “the most impressive museum I’ve ever stepped into”, ci racconta anche che in realtà non è mai stata una grande fan dei musei, ma la visita al Grand Egyptian Museum l’ha fatta ricredere, dandole un’occasione per vedere e studiare faccia a faccia la civiltà egizia.

    A parole sue, la possibilità di vedere e ammirare queste meraviglie dal vivo “hits so differently”.
Barca di Cheope
Trono di Tutankhamon

Tecnologia, Scienza e Formazione

Il GEM integra all’interno del suo percorso strumenti tecnologici per arricchire l’esperienza educativa e coinvolgere il visitatore. L’obiettivo è rendere la visita il più interattiva possibile: grazie alla realtà aumentata, alle proiezioni olografiche e agli schemi digitali, è possibile immergersi nel contesto originale dei reperti, assistendo a ricostruzioni di scene di vita autentiche dell’antico Egitto.

Anche il Centro di Conservazione e Restauro del museo è uno dei più grandi e avanzati al mondo. Dispone di ben 17 laboratori specializzati, alcuni dei quali appositamente progettati per permettere ai visitatori di osservare dal vivo archeologi e restauratori impegnati nel loro lavoro.

Il museo propone anche ottimi spazi dedicati all’apprendimento e alla formazione: sono presenti ampie aree didattiche, sale conferenze e spazi laboratoriali pensati per ospitare scuole, università ed eventi accademici.

Magnifica vista panoramica sulle piramidi di Giza

GEM: un museo senza barriere

Il Grand Egyptian Museum nasce con una vocazione fortemente inclusiva: l’obiettivo è garantire un’esperienza di visita piacevole e priva di ostacoli per chiunque, senza alcuna discriminazione. Per questo motivo sono state adottate numerose misure concrete, tra cui l’ingresso gratuito per le persone con disabilità e la possibilità di noleggiare sedie a rotelle in loco.

La struttura è stata progettata per garantire la massima accessibilità, con ascensori spaziosi, servizi igienici adeguati e numerose aree di sosta distribuite lungo tutto il percorso espositivo, per consentire ai visitatori di riposare in qualsiasi momento.

Grande attenzione è stata riservata anche alla fruizione dei contenuti. Ogni opera è accompagnata da pannelli esplicativi multilingue per raggiungere il più vasto pubblico possibile; la maggior parte di essi include anche la traduzione in Braille.
Inoltre, per abbattere le distanze tra visitatore e reperto, sono state realizzate riproduzioni fedeli di diversi manufatti utilizzando vari materiali: veri e propri percorsi tattili che permettono di “sentire” la storia con le proprie mani.

Parallelamente all’accessibilità fisica, il museo ha investito in modo massiccio su quella virtuale. Rispondendo alla crescente esigenza di rendere il patrimonio culturale fruibile a livello globale, è stata avviata un’importante iniziativa di archiviazione digitale.

Già nel 2021, il GEM aveva raggiunto il 90% di digitalizzazione della propria collezione, trasformandosi così da semplice spazio espositivo a vero e proprio polo tecnologico all’avanguardia per la conservazione e la ricerca.

Info pratiche e consigli utili per la visita:

Il Grand Egyptian Museum si trova a circa 20 km dal centro del Cairo ed è facilmente raggiungibile in taxi, con un autobus privato oppure tramite un tour organizzato che include trasferimento, guida e biglietto d’ingresso.

È aperto tutti i giorni: il mercoledì e il sabato dalle 8:30 alle 22:00, mentre gli altri giorni dalle 8:30 alle 19:00. Per vedere tutte le collezioni non basterebbe un giorno intero, ma per visitare le attrazioni principali vi basteranno circa 3-4 ore.

Il costo del biglietto d’ingresso è di 23,20 € per gli adulti e 11,60 € per bambini e studenti.

Le visite guidate ufficiali del museo sono disponibili in inglese o in arabo. In alternativa, è possibile prenotare un tour privato organizzato, che include il transfer e una guida dedicata in italiano per l’intero gruppo: una soluzione molto comoda per scuole, famiglie o gruppi organizzati.

I prezzi possono variare in base all’operatore scelto, ma sono facilmente consultabili su piattaforme come GetYourGuide.

Data la vastità del museo, è fondamentale indossare scarpe comode. Si suggerisce di pianificare il percorso partendo dalle sale principali, così da non perdere i reperti più iconici. Per comprendere a fondo il valore delle opere, vi consigliamo vivamente di prenotare una visita guidata o di utilizzare un’audioguida.

Il complesso dispone di caffetterie e ristoranti per una pausa rilassante durante la visita.

Immancabile, infine, una tappa al negozio di souvenir, dove è possibile acquistare repliche di reperti e prodotti a tema egizio.

Per maggiori informazioni, vi consigliamo di consultare il sito ufficiale: https://gem.eg/

Statua di Ramses II

Perché il GEM è la meta ideale per le scuole

Visitare il GEM è un’opportunità da non perdere e indipendentemente dall’indirizzo di studio si tratta di un’esperienza formativa completa e innovativa, che sicuramente arricchirà la conoscenza dei ragazzi stimolando in loro curiosità, senso critico e una maggiore apertura mentale.

Una delle principali motivazioni per cui dovreste scegliere l’Egitto – e soprattutto il GEM -, come prossima meta è l’immenso e importantissimo patrimonio culturale che custodisce; inoltre, per i cittadini italiani non è necessario avere un visto o un passaporto elettronico per entrare nel Paese.

  • Per gli studenti del liceo classico e scientifico, abituati allo studio delle civiltà classiche, rappresenta un’ottima occasione per analizzare l’influenza culturale, filosofica e artistica che hanno avuto i greci e romani sulla civiltà egizia e viceversa.

    La storia non è solo un elenco di date e nomi scritti su un libro scolastico, ma rappresenta la nostra identità culturale ed è un percorso concreto fatto di oggetti, arte e conoscenze che mostrano l’evoluzione delle nostre civiltà: l’approccio museale all’apprendimento è perciò il più efficace e stimolante di tutti.

  • Per gli studenti del liceo artistico, il museo offre l’occasione di osservare da vicino sculture, pitture e oggetti decorativi, utili per comprendere forme, tecniche e simboli dell’arte egizia. La visione diretta delle opere permette di cogliere dettagli impossibili da percepire sull’immagine stampata di un libro. Inoltre, il museo propone laboratori dedicati all’arte egizia, alla lavorazione della pietra o alla decorazione, che offrono un coinvolgimento pratico e creativo.

  • Per gli istituti linguistici, il GEM rappresenta un’occasione per avvicinarsi al mondo della comunicazione interculturale e garantisce un’immersione nella cultura egizia.

    Le didascalie in più lingue, le guide internazionali e la presenza di visitatori provenienti da tutto il mondo favoriscono un contesto autentico dove gli studenti possono mettere in pratica competenze linguistiche e capacità di interazione.

  • Anche gli studenti degli istituti tecnici – in particolare turistico, economico e tecnologico – possono trarre grande vantaggio da una visita al GEM. Il museo rappresenta infatti un modello concreto di gestione culturale su larga scala, utile per comprendere organizzazione, accoglienza, sicurezza, marketing e sostenibilità.

    Allo stesso tempo, l’uso di tecnologie avanzate come il 3D, la realtà aumentata e i sistemi interattivi offrono spunti stimolanti per chi è interessato all’innovazione e alla ricerca.

  • Per gli istituti professionali, una visita al GEM può essere altrettanto formativa. Gli studenti di moda, design, restauro, fotografia o servizi culturali trovano nel museo numerosi spunti pratici: dalle antiche tecniche tessili ai processi di restauro, fino alla comunicazione visiva degli allestimenti.

    Anche chi studia ristorazione o accoglienza può osservare da vicino l’organizzazione dei servizi interni, dalle aree di reception agli spazi dedicati ai visitatori.

  • Per gli studenti meccanici e geometri, il GEM è una vera fonte di ispirazione. La costruzione del museo, uno dei progetti architettonici più imponenti e sofisticati al mondo, permette di esplorare ingegneria strutturale, materiali innovativi e tecniche di cantiere all’avanguardia.

    All’interno, si possono ammirare le straordinarie soluzioni degli antichi egizi, capaci di spostare enormi blocchi e realizzare opere monumentali con strumenti semplici. Confrontare queste antiche tecniche brillanti con quelle moderne offre un’occasione unica per capire come la creatività umana possa superare gli ostacoli ingegneristici.

In un’epoca in cui le competenze trasversali hanno così tanto valore per il futuro professionale degli studenti, il GEM offre un ulteriore vantaggio: favorisce il pensiero critico e la capacità di collegare le informazioni. Confrontarsi con una civiltà così complessa e avanzata permette agli studenti di riflettere su temi attuali quali la relazione tra uomo e ambiente, l’evoluzione delle tecnologie e l’importanza della valorizzazione del patrimonio culturale.

Infine, non va dimenticato l’aspetto emotivo: entrare negli ampi spazi del museo, osservare statue colossali e immaginare la vita lungo il Nilo di migliaia di anni fa significa vivere un’esperienza che resta impressa nella memoria degli studenti. Una gita al GEM non è solo un viaggio culturale, ma un momento di crescita, scoperta e condivisione che rafforza il gruppo classe e lascia un segno duraturo.

Per tutte queste ragioni, il Grand Egyptian Museum è una meta ideale per le scuole superiori: un luogo in cui cultura, scienza, arte e innovazione si uniscono, offrendo un’esperienza educativa ricca, coinvolgente e memorabile.

Aeroporti italiani collegati all'Egitto con volo diretto

Quanto è sicuro andare in Egitto con la scuola?

Viaggiare in Egitto in gruppo è l’opzione migliore sia per motivi di sicurezza e convenienza economica, sia perché la compagnia renderà l’esperienza molto più piacevole.

Per l’ingresso nel Paese potrete tranquillamente utilizzare la vostra carta d’identità italiana valida per l’espatrio, a patto che abbia una validità residua di almeno 6 mesi e che sia accompagnata da due fototessere, necessarie per ottenere il visto una volta atterrati: senza di esse non potrete entrare, quindi è essenziale non dimenticarle.

Tenete presente che le autorità egiziane non accettano carte d’identità con proroga o timbro di rinnovo, ma potrete comunque utilizzare il passaporto.

Per maggiore sicurezza, vi consigliamo di registrare il viaggio su dovesiamonelmondo.it, stare lontani da assembramenti e manifestazioni, evitare di fotografare installazioni militari o di polizia, rispettare usi locali e abbigliamento, affidarsi a tour operator affidabili e usare solo mezzi affidabili.

Inoltre, evitate spostamenti notturni, custodite scrupolosamente documenti e biglietti, prestate particolare attenzione quando vi muovete durante le festività o in luoghi affollati, rispettate le regole sui droni e siate prudenti in caso di escursioni e attività sportive.

Il sito ufficiale della Farnesina viaggiaresicuri.it fornisce aggiornamenti e consigli per viaggi consapevoli, per cui vi consigliamo di scaricare l’App Viaggiare Sicuri e vi lasciamo il link al sito ufficiale: https://www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/EGY

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