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Il tutor interno per i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) è una figura chiave nell’organizzazione e gestione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Il suo compito è accompagnare e monitorare lo sviluppo del progetto formativo, garantendo il rispetto degli obiettivi educativi e la sicurezza degli studenti. Vediamo nel dettaglio chi è, quali sono i suoi compiti e cosa prevede la normativa.
Il tutor interno è un docente nominato dal Dirigente Scolastico, scelto tra coloro che possiedono le competenze necessarie per gestire i percorsi PCTO.
Deve coordinarsi con il tutor aziendale (esterno) per elaborare il piano formativo personalizzato per ciascuno studente, monitorare lo svolgimento delle attività, e fornire una valutazione finale delle competenze acquisite. È anche responsabile della gestione dei rapporti tra la scuola, l’azienda ospitante e la famiglia
Il compenso del tutor PCTO varia a seconda del tipo di contratto e del tempo impiegato nel progetto: può andare dai 2.850 ai 4.750 euro lordi all’anno, a seconda delle ore di attività svolte e della contrattazione integrativa dell’istituto.
In generale il Dirigente Scolastico determina, mediante l’utilizzo delle risorse economiche destinate ai PCTO ai sensi del comma 39 dell’art. 1 della L. n. 107/2015, il compenso per i docenti tutor interni che effettuano prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo per le attività di alternanza.
Alcuni tutor sono pagati a 17,50 euro l’ora per le ore aggiuntive non di insegnamento.
Ad esempio, secondo questo Bando di reclutamento per tutor PCTO all’estero allegato:
Qui puoi scaricare un modello di nomina di tutor PCTO con indicata anche la retribuzione.
I principali compiti del tutor PCTO includono:
La nomina del tutor interno è competenza del Dirigente Scolastico, che sceglie tra i docenti disponibili all’interno dell’istituto.
Il tutor deve avere almeno cinque anni di servizio e competenze specifiche nel campo dell’orientamento e dei percorsi PCTO. Se non ci sono candidati disponibili, il Consiglio di Classe può decidere i criteri per la nomina
La contingenza didattica dei docenti, spesso, li conduce a diversi e onerosi impegni tali da far sorgere alcuni quesiti quali:
La Legge 107/2015 sulla Buona Scuola all’art. 1 comma 33 dispone che i percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell’offerta formativa e, pertanto, in ragione di ciò divengono parte essenziale del sistema scolastico italiano, nella fattispecie dell’organizzazione dell’ordinamento della scuola secondaria di secondo grado.
Il Dirigente Scolastico può utilizzare i docenti dell’organico dell’autonomia dotati di competenze specifiche e nel caso non vi fossero disponibilità e/o il numero delle candidature risultasse inferiore rispetto all’esigenza didattico-formativo, dovrebbe rimettere al Collegio dei docenti la definizione dei criteri per la necessaria designazione.
Il docente investito della responsabilità di tutor interno può non espletare l’incarico depositando valide e documentate motivazioni. Si ricorda, infatti, che l’attuale CCNL 2016/2018 di comparto NON prevede tale funzione disposta per via legislativa.
Il docente impegnato nei percorsi non è obbligato a garantire la presenza in azienda e può verificare il corretto svolgimento delle attività a distanza o con incontri nell’Istituto di appartenenza (http://www.alternanza.miur.gov.it/faq.html).
Il referente PCTO è la figura che coordina tutti i progetti di alternanza scuola lavoro all’interno della scuola. Il suo compito è assicurarsi che i PCTO siano pianificati e gestiti correttamente, collaborando con i tutor interni e aziendali per garantire il successo del percorso.
Si occupa della gestione delle convenzioni con le aziende e della supervisione dei risultati formativi.
In un progetto PON (Programma Operativo Nazionale), il tutor ha un ruolo simile a quello dei PCTO: pianifica, monitora e valuta le attività formative, seguendo gli studenti durante le attività previste dal progetto.
Tuttavia, nel PON, può esserci una maggiore enfasi su progetti di inclusione sociale, cittadinanza attiva o innovazione digitale.
Il pagamento dei tutor viene generalmente effettuato a fine anno scolastico, dopo la rendicontazione delle attività svolte e la verifica da parte dell’amministrazione scolastica.
I tempi di pagamento possono variare a seconda delle tempistiche interne della scuola e dei fondi a disposizione
Il pagamento dei tutor viene generalmente effettuato a fine anno scolastico, dopo la rendicontazione delle attività svolte e la verifica da parte dell’amministrazione scolastica.
I tempi di pagamento possono variare a seconda delle tempistiche interne della scuola e dei fondi a disposizione
Il docente tutor deve avere un’esperienza minima di cinque anni di servizio e una formazione specifica nei campi dell’orientamento o della gestione dei PCTO.
La sua nomina è legata alla disponibilità interna della scuola, con preferenza per docenti con esperienza pregressa nella gestione di progetti formativi, di orientamento o di alternanza scuola lavoro.
Il tutor PCTO interno è una figura essenziale per garantire il buon esito di un percorso di alternanza scuola-lavoro.
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